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Svezzamento precoce nei gatti: cos’è e come riconoscerlo

Quando un gattino si separa troppo presto dalla mamma possono esserci delle gravi conseguenze. In questo articolo vi spieghiamo cosa significa “svezzamento precoce” e quando avviene.


Lo svezzamento è il passaggio da un’alimentazione esclusivamente materna ad una complementare. Per i gatti questo passaggio avviene naturalmente tra le 8 e le 10 settimane di vita. Il distacco da mamma gatta deve essere naturale e non forzato, rispettando i tempi di crescita fisica ed emotiva dei gattini.

Svezzamento precoce: cos’è?

Nel nostro paese, per legge, i gattini non dovrebbero essere allontanati dalla mamma prima dei 60 giorni di vita. Questo per garantire ai cuccioli una sana crescita psico-emotiva ed evitare a mamma gatta traumi emotivi e problemi fisici (come mastiti o altre patologie delle mammelle).

Durante lo svezzamento, mamma gatta non solo nutre i suoi cuccioli, ma insegna loro anche i comportamenti da adottare in età adulta, come cacciare le prede e nascondere le feci. Qualora il distacco dei cuccioli da mamma gatta dovesse avvenire prima del tempo fisiologico necessario, si parlerebbe di svezzamento precoce.

I problemi di uno svezzamento precoce

Secondo una ricerca pubblicata su Scientific Reports, condotta dagli studiosi del Dipartimento di bioscienze veterinarie dell’Università di Helsinki, Milla K. Ahola, Katariina Vapalahti e Hannes Lohi, lo svezzamento precoce è causa di una maggior incidenza di problemi psicologici e comportamentali in età adulta.
Lo studio finlandese ha preso in esame quasi seimila gatti appartenenti a 40 razze diverse, la ricerca è quindi riconosciuta come una delle più complete realizzate finora in ambito felino.
In Finlandia i gatti devono essere svezzati non prima delle 12 settimane, rendendo questo paese uno dei più attenti al benessere dei gattini. In altri paesi, come negli Stati Uniti d’America l’età minima raccomandata per lo svezzamento è di 8 settimane di vita dei cuccioli. I ricercatori dell’Università di Helsinki suggeriscono di prolungare lo svezzamento di almeno 2 settimane: meglio uno svezzamento tardivo che uno precoce!

Lo studio evidenzia che “lo svezzamento precoce ha effetti dannosi sul comportamento, e suggerisce lo svezzamento tardivo come approccio semplice e privo di costi per migliorare significativamente il benessere di milioni di gatti domestici.”

I segnali di uno svezzamento precoce

I gattini separati troppo presto dalla mamma, che siano orfani o volutamente allontanati, possono mostrare in età adulta comportamenti anomali.
Tra gli effetti psicologici o comportamentali conseguenti allo svezzamento precoce, si riscontrano:

  • Aggressività
  • Timidezza
  • Eccessiva cura
  • Comportamenti stereotipati (che sono comportamenti ossessivi e ripetuti senza ragione apparente)

Come limitare i danni dello svezzamento precoce nei gattini orfani?

Può capitare che un micetto si ritrovi solo e senza la sua mamma gatta prima del tempo necessario per la sua crescita.

Come possiamo fare per aiutare il gatto svezzato precocemente?

Innanzitutto, è bene preoccuparsi della sua alimentazione. Un gattino di pochi giorni mangia poco e spesso. Potrete nutrirlo, con un latte apposito, tramite biberon o una siringa senza ago. Non forzatelo nella suzione, che deve essere naturale e dettata dai tempi del gattino di cui vi state prendendo cura. Dopo circa un mese di vita, sarà possibili iniziare ad introdurre cibi solidi, sempre ben triturati o inizialmente allungati con acqua o latte.

Se possibile, non fate da soli, ma chiedete consiglio al veterinario per un corretto svezzamento del gattino.

Non tutti gli alimenti sono adatti: il latte vaccino, ad esempio, è da evitare perché potrebbe causare diarrea o altri disturbi (anche letali) al gattino. Esistono prodotti specificamente pensati per i piccoli gattini, è bene preferire questi alimenti bilanciati in funzione delle esigenze di crescita dei cuccioli piuttosto che improvvisarsi chef.
In questa fase delicata bisogna prestare attenzione non soltanto all’alimentazione, ma anche alla salute generale del gattino: controllando lo stato delle sue feci, ad esempio, sarà possibile capire, con l’aiuto del veterinario, se sono presenti parassiti oppure se il micetto sta sviluppando delle intolleranze alimentari.
Riguardo al comportamento, non potremo sostituirci a mamma gatta nelle sue lezioni di caccia, ma potremo stimolare il gattino con l’utilizzo di piccoli giochi per alimentare il suo naturale istinto di cacciatore, allenando il fisico e i sensi.



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8 settembre 2020
# gatti, gattini, svezzamento precoce,

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